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Montegonzi il cui toponimo ha origini longobarde, fu feudo dei Conti Guidi come confermano i diplomi imperiali di Arrigo VI del 1191 e Federico II del 1248; il borgo cinto di mura nel corso del Duecento si sviluppa attorno al castello. Nella metà del Cinquecento entrò a far parte della Lega d’Avane per poi diventarne capoluogo. Il Podestà nominato da Firenze risiedeva in un palazzo tuttora esistente.
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Il cassero fu edificato prima del 1000, come risulta da una pergamena conservata nell’Archivio di Stato di Firenze.
In origine Montegonzi doveva avere una struttura molto simile a quella di Monteriggioni, con mura di cinta e cassero, che dovevano servire da ultimo baluardo. Nelle mura di cinta si aprivano, in corrispondenza delle principali vie d’accesso al paese, le porte, in numero e dimensioni proporzionate all’estensione della superficie e della consistenza della popolazione. Camminando nelle strette e caratteristiche vie lastricate all’interno del borgo si incontra il palazzo dove risiedeva l’Ufficiale a capo della Lega d’Avane; nella porta d’ingresso, contornata da un arco in pietra, è ben visibile lo stemma della Lega d’Avane. Delle tre porte d’accesso al borgo rimane superstite la cosiddetta “Porticciola” date le sue modeste dimensioni.
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