La chiesa dei Santi Stefano e Caterina è un edificio sacro situato in località Pozzolatico, nel comune di Impruneta.
La località Pozzolatico era già abitata in epoca romana, come dimostrano dei ritrovamenti archeologici nella zona ma l’edificio sacro è nominato per la prima volta nel 1156 quando viene confermato a Ugo pievano di Impruneta con una bolla di papa Adriano IV.All’interno ad aula unica con altri laterali in pietra serena sono custodite diverse opere d’arte quali un Martirio di santo Stefano, copia dell’omonimo quadro di Pietro da Cortona, una Madonna col Bambino attribuita a Jacopo del Casentino inquadrata in una tela di Giovanni Martinelli del 1647; una Madonna col Bambino e san Giovanni tra i santi Cosma e Damiano di Alessandro Allori datata 1582 e un’Estasi di santa Caterina de’ Ricci realizzata dalla bottega di Jacopo Vignali. Da segnalare la cappella dei conti de Larderel.Da un portale situato sulla destra della facciata si accede ad un piccolo chiostro definito su tre lati da un portico con archi in laterizio. In questa zona sono conservate due lastre sepolcrali del XIV secolo, una delle quali in marmo intarsiato.
La località Pozzolatico era già abitata in epoca romana, come dimostrano dei ritrovamenti archeologici nella zona ma l’edificio sacro è nominato per la prima volta nel 1156 quando viene confermato a Ugo pievano di Impruneta con una bolla di papa Adriano IV.All’interno ad aula unica con altri laterali in pietra serena sono custodite diverse opere d’arte quali un Martirio di santo Stefano, copia dell’omonimo quadro di Pietro da Cortona, una Madonna col Bambino attribuita a Jacopo del Casentino inquadrata in una tela di Giovanni Martinelli del 1647; una Madonna col Bambino e san Giovanni tra i santi Cosma e Damiano di Alessandro Allori datata 1582 e un’Estasi di santa Caterina de’ Ricci realizzata dalla bottega di Jacopo Vignali. Da segnalare la cappella dei conti de Larderel.Da un portale situato sulla destra della facciata si accede ad un piccolo chiostro definito su tre lati da un portico con archi in laterizio. In questa zona sono conservate due lastre sepolcrali del XIV secolo, una delle quali in marmo intarsiato.