Gaville è una località del Valdarno Superiore, menzionata la prima volta nel 1152, è posta alla sinistra dell’Arno, a 350 metri di altezza, sul fianco orientale del Montedomini, nell’odierno comune di Figline e Incisa Valdarno.
Il territorio di Gaville è stato abitato fin dall’antichità e gli insediamenti sono stati favoriti dalla posizione strategica dei luoghi, attraversati da una viabilità di epoca romana (Cassia Adrianea o una sua diramazione) che collegava la valle dell’Arno con i rilievi del Chianti.
Da Gaville presero nome un castello medievale e due chiese, una dedicata a S. Romolo vescovo di Fiesole, ed una a S. Clemente Papa, oltre che un ospedale dedicato a S. Michele. Del Castello di Gaville si ha memoria nel 1174. Era una dei più forti castelli del Valdarno Superiore. Apparteneva alla potente famiglia feudale degli Umbertini che dettero tanto filo da torcere alla Repubblica di Firenze. E’ stato immortalato da Dante nel XXV canto dell’Inferno quando dice “l’altro era quel che tu Gaville piagni“.
il museo della civiltà contadina di Gaville si trova nei locali della canonica accanto alla bellissima pieve romanica di San Romolo.
Da sempre la collezione viene ospitata nei locali attigui alla millenaria Pieve Romanica di San Romolo a Gaville, locali che hanno assunto nel 2012 la nuova definizione di “Casa della Civiltà Contadina” per identificarne meglio la natura di patrimonio di tutti ed aperto a tutti. A turisti, scolaresche, gruppi, appassionati, viene offerta la possibilità di visitare la collezione con una guida. In media sono circa 2000 visitatori ogni anno escludendo quelli che ci raggiungono in occasione degli appuntamenti fissi come la festa di Primavera nella seconda settimana di Maggio, la Festa degli Antichi Mestieri la prima settimana di Ottobre e la partecipazione ad Autumnia, l’importante manifestazione agro-ambientale che si svolge a Figline Valdarno nella seconda settimana di Novembre.
La Casa della Civiltà Contadina di Gaville non è quindi soltanto una mostra, ma è un centro di documentazione storica, di riflessione culturale, diretta sia alle vecchie generazioni, alle quali nella visita si affacceranno i ricordi ed il nostalgico sentimento del tempo, sia alle nuove, per una acquisizione di conoscenze sulle proprie radici.